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Mitti Loaldi. Un mix di progettazione cultura e comunicazione.

Mi diverte raccontare la mia storia professionale. Quando mi chiedono che lavora faccio, mi trovo sempre a esclamare: Bella domanda!
In effetti, sono laureata in architettura, in seguito giornalista e ora mi occupo di cultura e comunicazione. Un percorso non proprio lineare per formazione, ma che mixa le competenze conquistate sul campo!

Dopo la laurea, con una tesi sulla fotografia di paesaggio, ho iniziato a lavorare per un ente di tutela ambientale partecipando alla stesura della variante di piano territoriale di coordinamento, con oltre cinquanta enti locali coinvolti. Un’esperienza importante per un neo laureato, catapultato non solo nel mondo della pianificazione a grande scala, ma anche a contatto con politiche di tutela e salvaguardia dell’ambiente. Quasi una mission, ancor prima che un lavoro!

Mi sono trovata in un contesto professionale stimolante, da scoprire e raccontare. Così, poiché la vita di redazione mi ha sempre attirato, ho iniziato a scrivere di natura, ambiente e territorio.

Diventata giornalista pubblicista, ho ampliato il campo professionale come responsabile comunicazione per enti pubblici e società di servizi curandone i rapporti con la stampa, l’organizzazione di eventi, iniziative di responsabilità sociale d’impresa, piani di partecipazione.

Fintanto che il progettare che c’è nel mio dna non si è fatto sentire… Il foglio bianco mi mancava e le idee che mi frullavano in testa attendevano di trovare forma.

La cultura ambientale influenzò così i miei primi passi da progettista culturale.

Oggi progetto, ma senza riga e squadra. Un progetto culturale si scrive, con carta e penna. E come per un progetto di architettura, anche per un progetto di cultura si parte da un’idea per arrivare a alla sua realizzazione. Quelli che cambiano sono gli strumenti, il procedimento resta lo stesso!

Sensibile alle tematiche ambientali e sostenitrice dell’adozione di buone pratiche per contribuire  anche dal basso a ridurre gli impatti sull’ambiente, ho ideato sviluppato e curato percorsi didattici, sociali, educativi in materia di efficienza energetica, qualità e sostenibilità alimentare, mobilità dolce, cicloturismo, paesaggio come fattore culturale e sociale.

Collaboro con fondazioni, associazioni, cooperative sociali, enti pubblici. Oltre alla progettazione, mi occupo della partecipazione a bandi pubblici, della costituzione di partnership, della ricerca/valutazione di sponsor, della definizione di piani economici. Nella fase di attuazione del progetto, ho maturato esperienza nella gestione delle risorse economiche e di personale, della pianificazione e dello sviluppo delle attività, della conduzione degli interventi di comunicazione e partecipazione.

I progetti culturali che propongo sono supportati da forti piani di partecipazione e comunicazione, perché il sapere è importante ma è altrettanto importante farsi portatori del sapere acquisito. Altrimenti tanto vale far cultura!

Cultura è il fare che ci arricchisce. Giorno dopo giorno.

Alla base abbiamo le nozioni formative. In seguito, nell’arco della vita l’esperienza sul campo apre le menti facendo di ciascuno di noi il contenitore di un unico, personale e prezioso bagaglio culturale.